Il caso dell’omicidio Pierina Paganelli e la novità nell’ambito del processo a Dassilva. Cosa succede con l’interrogatorio di Manuela Bianchi.
Il caso dell’omicidio Pierina Paganelli torna a far discutere. Solamente alcuni giorni fa era stato Giuliano Saponi, figlio della povera 78enne uccisa a Rimini, a parlare in televisione di quanto accaduto alla madre. Ora, invece, le novità arrivano dal tribunale dopo che nelle scorse ore è andata in scena la seconda udienza del processo a Louis Dassilva, in carcere per il delitto. Particolare focus sull’interrogatorio di Manuela Bianchi, nuora della vittima.
Omicidio Pierina Paganelli: la seconda udienza per Dassilva
Nelle scorse ore è andata in scena la seconda udienza del processo ai danni di Louis Dassilva, al momento riconosciuto colpevole dell’omicidio Pierina Paganelli, la 78enne di Rimini ammazzata il 3 ottobre 2023 nel garage del condominio di Via del Ciclamino. Come riportato da Fanpage, in aula era presente anche la moglie di Dassilva, Valeria Bartolucci, che ha assistito al dibattimento dell’udienza. Presenti anche i figli della vittima, costituiti parte civile nel processo. Con i figli della Paganelli anche i legali Monica e Marco Lunedei, che li assistono nella vicenda giudiziaria.
L’interrogatorio di Manuela Bianchi come prova
Proprio l’avvocato Monica Lunedei ha parlato a Fanpage spiegando come ci sia stato uno sviluppo interessante. Infatti, l’interrogatorio di Manuela Bianchi, nuora di Pierina, è diventato a tutti gli effetti una prova del processo. Nello specifico stiamo parlando dell’incidente probatorio sulle parole della Bianchi. Inoltre, in aula, gli avvocati Andrea Guidi e Riario Fabbri, che assistono Dassilva, hanno chiesto il rito abbreviato che, però, “è stato rigettato. Con le aggravanti contestate non è ammissibile”, ha fatto sapere sempre a Fanpage la Lunedei. La legale ha anche aggiunto: “Dei testimoni esclusivi richiesti dalla difesa di Dassilva sono stati accettati pochissimi teste, si contano sulle dita di una mano”.
